di @MarcoBazz92
I più bei ricordi che si hanno sono legati alla fanciullezza. Ricordi di quando si era bambini o ricordi dei propri figli.
La notte che sta per arrivare, quella tra il 12 ed il 13 dicembre, è stata per me una delle più belle ed emozionanti degli anni in cui ero bambino e anche oggi la ricordo sempre con piacere. È la notte di Santa Lucia.
Lucia di Siracusa, conosciuta come Santa Lucia, è una martire della chiesa cristiana, uccisa perché accusata di stregoneria.
Nel mio Trentino la notte di Santa Lucia, come dicevo sopra, è una notte speciale in quanto i bambini ricevono da lei i doni. Il suo arrivo è preceduta dal tintinnio dei campanelli che avvisano tutti i pargoli di correre a letto altrimenti Lucia, accompagnata dal suo asinello, non si fermerà a lasciare dolciumi e piccoli regali.
Ricordo la paura che mi invadeva da bambino. Quella sera ogni minimo rumore mi faceva sobbalzare. Ricordo che appena si faceva notte mi mettevo alla finestra per riuscire a vederla ma era impossibile, lei non si palesava finché non si dormiva, si sentivano solo i campanelli tintinnare in lontananza tra le vie del paese. Così, verso le otto e mezza massimo, si lasciva in salotto un piatto con dei biscotti e un bicchiere di latte di modo che Santa Lucia potesse rifocillarsi e si correva a letto. La notte passava veloce e la mattina si era svegli presto, pieni di emozione e di curiosità per scoprire se fosse passata Lucia. Si usciva dal letto ancora prima delle sette per andare a svegliare mamma e papà e poi si correva in salotto. I biscotti ed il latte erano spariti ma in compenso c'erano dolciumi, mandarini e qualche altro regalo. A malavoglia anche quel giorno si andava a scuola, ma la giornata passava velocemente perché ci si confrontava con i compagni sui regali ricevuti, chi era stato più fortunato, chi meno. Era sempre e comunque un giorno di felicità e spensieratezza, quel giorno che si attende per tutto l'anno.
Ed è un giorno che ancora oggi mi emoziona, mi ricorda quanto poco serva per essere felici, mi ricorda che i bambini riescono a regalare emozioni con poco, mentre aprono un regalo, mentre scrivono la letterina per Santa Lucia. Poi si diventa grandi e queste piccole e intense emozioni si vanno a perdere. Dovremmo sempre ricordare i nostri ricordi di bambini.
Dovremmo osservare, capire, farci guidare dai nostri bambini.
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