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CREDERE IN QUALCOSA


di @MarcoBazz92


Nell’egoismo, nel menefreghismo e nell’odio che in questi tempi paiono in grande aumento, molti consigliano di rivolgersi a Dio, di pregare. Molte persone sono certo che lo facciano, ogni giorno si ritagliano un piccolo spazio e si rivolgono al proprio Dio, speranzosi che allevi un po’ le loro sofferenze.

Mi capita spesso di pensare al risultato di queste preghiere, cosa cambiano? Rendono il mondo migliore? Lo so, il mio ragionamento potrebbe dar fastidio a molti, ma a ben vedere con tutte le orazioni che ogni giorno si elevano al cielo non dovrebbe più esserci tragedie. Mi si può contestare che se non percepisco il risultato delle preghiere non sono un credente e ad essere sinceri mi è sempre difficile rispondere alla fatidica domanda “credi in Dio?”. Pur avendo preso tutti i sacramenti da bambino, pur avendo fatto il chierichetto per molti anni, pur avendo un amico prete con cui vado a cena una volta al mese, quando mi pongono questa domanda non so cosa rispondere.

Attenzione, questi sono miei dubbi e non ho alcuna intenzione di instillarli in alcuno, ma sono sempre più in difficoltà nel credere in un qualcosa che sembra non esistere. Ammiro moltissimo tutte quelle persone che nella preghiera trovano conforto, che parlando con Dio trovano la forza di superare anche disgrazie enormi, ma purtroppo non riescono a cancellare i miei dubbi.

Se c’è qualcuno o qualcosa che potrebbe aiutarci nei momenti di sconforto e di sofferenza sarebbe opportuno desse dei segni che si possano riconoscere.

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