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Immagine del redattoreMarco Bazzoli

EREZIONI CONTO TERZI


di @MarcoBazz92


Gira che ti rigira si finisce sempre a parlare di politica e di elezioni, che ci vuoi fare? Si vede che in fondo in fondo, anche se non vogliamo darlo a vedere, l’argomento ci interessa.

Si è chiuso un fine settimana elettorale che ha interessato due delle principali nazioni dell’Europa, la Francia e la Gran Bretagna. Ad acque non ancora del tutto ferme ci sono un paio di cose interessanti uscite da questa tornata elettorale.

Nel Regno Unito hanno vinto i Laburisti, la sinistra, che con il nuovo primo ministro, l’avvocato Sir Keir Starmer (la cosa più interessante che ho letto su di lui è che da giovane avvocato abitava sopra un bordello e dava consigli legali alle dipendenti del piano di sotto. Un cuore d’oro), è un po’ meno sinistra di quando al comando dei Labour c’era Jeremy Corbyn e questo è un bene. I fini analisti politici nostrani hanno sottolineato che Starmer ha vinto prendendo meno voti di quando Corbyn venne sconfitto, ma questi sono ragionamenti da fini analisti appunto. A questo giro i Laburisti hanno preso una valanga di seggi in più rispetto ai Conservatori. Quindi hanno vinto, non si discute.

Passiamo dal bordello di Starmer a quello che è andato a crearsi in Francia dopo il secondo turno elettorale. L’unica certezza Oltralpe riguarda chi non ha vinto o meglio, chi non governerà, il Rassemblement National della premiata ditta Le Pen&Bardella (la Lady e il toy boy), tutto il resto attualmente è un gran bordello. Infatti, se a prima vista pare che la tattica di Macron - scioglimento del parlamento e ammucchiata generale contro RN - abbia funzionato, dall’altra ci ritroviamo con il partito più votato, il Rassemblement National, che non toccherà palla nella composizione del nuovo governo. Per essere completi bisogna dire che anche i presunti vincitori, Melenchon e Macron (super-comunisti e mezzi-comunisti) non sanno da che parte cominciare per creare una specie di alleanza visto che si odiano a vicenda. Insomma, anche i cugini francesi hanno la loro bella gatta da pelare. Parbleu!!

Ma la cosa più interessante di questo giro elettorale là si è potuta notare in Italia. Direte voi, e che c’entra l’Italia stavolta? C’entra, c’entra, infatti nell’esatto momento in cui sono iniziati ad uscire i primi dati riguardanti le elezioni francesi le dita (e a qualcuno non solo quelle a leggere i commenti) della parte sinistra della politica italiana si sono drizzate all’istante. Ed è stato tutto un complimentarsi, un viva la Francia, viva la Repubblica, un grande ed unico orgasmo ottenuto manu propria. Che io mi chiedo, a cosa è dovuto tutto questo godimento? Sembra quasi che festeggino di più per le elezioni di altri Paesi rispetto a quelle Italiane. Non sarà mica per questo profumo di “governo-ammucchiata- francese che si sente nell’aria e che tanto piace ai “comunisti” nostrani?


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