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FAI SU!!

Immagine del redattore: Marco BazzoliMarco Bazzoli

di @MarcoBazz



Su Il Riformista di oggi c'è un interessante dibattito, Si&No, riguardante la liberalizzazione e regolamentazione della Cannabis. A duellare ci sono Riccardo Magi, politico di +Europa, per il si e Giorgio Maria Bergesio, in quota Lega, per il no. Al di là del fatto di essere favorevoli o meno, leggendo i due pareri trovo che abbia vinto a mani basse il buon Magi. Proviamo a vedere le argomentazioni, deboli secondo me, del politico della Lega.

Inizia così "noi vogliamo salvare i giovani dalla droga. E questo non sarà possibile se renderemo semplice procurarsi le sostanze". E mi qui mi verrebbe da chiedere al Signor Bergesio dove vive e se non si è ancora reso conto che oramai le droghe te le procuri al supermercato praticamente, fai quasi più fatica a trovare i beni di prima necessità. Avanti. "Non esistono droghe pesanti e leggere, ma dipendenze più o meno severe" Si vabbè, facciamo di tutta l'erba un fascio.

"Tutte le sostanze stupefacenti, inclusa la cannabis, sono sostanze tossiche da cui la popolazione deve essere tutelata e protetta" Ciao!! Prima di arrivare alla cannabis ne avete di sostanze tossiche da cui proteggere noi poveri cittadini. Continuiamo.

"Legalizzare e rendere facile l'accesso a queste sostanze inoltre ridurrebbe nei consumatori e nei giovani soprattutto la percezione della pericolosità di queste sostanze". Legalizzare vorrebbe dire controllare. Controllare la produzione, la vendita e il consumo. Vorrebbe dire informare i consumatori in modo serio e preciso riguardo le sostanze che vorranno acquistare quindi usare. La chiusura del pezzo è qualcosa di eccezionale. "Pensiamo ad esempio a cosa abbiamo imparato dalla legalizzazione di alcool e tabacco: queste sostanze legalizzate sono anche le più utilizzate al mondo e tra le prime cause di morte." Cavolo, questo arriva direttamente dai tribunali dell' inquisizione. Se fosse per lui dovremmo vivere solamente d'amore.

Ma la cosa più importante e che mai si sottolinea secondo me resta questa: non è che con la liberalizzazione delle droghe leggere (che non esistono) tutti poi sono obbligati a farne uso.

Insomma, dopo aver letto il pezzo di Giorgio Maria Bergesio, mi è proprio venuta voglia di fare una fumata!!

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