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Immagine del redattoreMarco Bazzoli

GUARDARE E NON VEDERE.

Aggiornamento: 16 apr


di @MarcoBazz92


In questo mondo vissuto sempre a cento all’ora e in connessione permanente ci stiamo perdendo i piccoli gesti quotidiani.

Direte voi, cosa vuoi che sia? I coglioni. Ci sono gesti che ti raddrizzano la giornata. Siamo noi i cretini che non ci fanno più caso.

Partendo da casa la mattina per andare al lavoro penso alle prime pagine dei giornali che vedo, sonnecchiando, appena mi sono svegliato. Il Manifesto quasi sempre perfetto con i titoli, Libero (Bocchino e la Carfagna non torneranno più) non ha più lo smalto di una volta, L’Unità (Sansonetti fantastico) è, forse, un po’ troppo catastrofista. Fatto sta che il problema non sono le prime pagine, sono i piccoli gesti.

Arrivo all’edicola, avendo voglia di parlare solamente con un muro, entro, afferro il mio Libero, pago e mi avvio all’uscita.

Sto arrivando alla porta e all’esterno sta arrivando una signora. Mi fermo, apro la porta e la faccio entrare. Appena passa la porta le do il buongiorno e lei, con un sorriso, ricambia. Sembrava stupita. Sembrava non credesse che qualcuno avesse ceduto il passo per Lei.

Ecco cosa può rendere una giornata migliore. Un sorriso. Il sorriso di una persona a cui il tuo gesto è piaciuto.

Viviamo in un modo iper connesso, una connessione inutile però, una connessione che sta allontanando le persone. Una connessione che ci sta uccidendo.

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