di @MarcoBazz92
Zhanna Samsonova. Questo nome a molti di voi dirà nulla. In effetti, fino ad oggi, era sconosciuto anche me. Chi è costei? Zhanna, dal quel che ho potuto leggere, di lavoro fa l'influencer, professione che, per chi la fa ad alti livelli, fa guadagnare palate di soldi. La sua attività è quella di "influenzare" le persone. E qui mi sorge una riflessione sul verbo "influenzare" in quanto lo collego a qualcosa di negativo, l'influenza, la febbre. Ma, attenzione, non sto dicendo che dagli influencer arrivino idee o suggerimenti negativi. Tutt'altro. Solitamente questi personaggi fanno conoscere al mondo, attraverso i social network, i loro talenti e le loro doti.
Succede che alcuni di loro siano seguiti, attraverso il web, da folle oceaniche di persone, milioni di uomini e donne che non vedono l'oro di vedere l'esibizione del loro mito. Nascono, in alcuni casi, delle vere e proprie venerazioni nei confronti di questi "dei" ma anche dei loro guadagni. Venerazioni che portano all'emulazione che, molte volte, vista l'inesperienza e l'impreparazione, porta a conseguenze tragiche.
Il problema quindi non è dell' influencer che, probilmente, si è preparato con costanza e massima attenzione per la sua esibizione ma di chi, seduto al pc della sua camera, lo guarda e subito vuole imitarlo. Bisognerebbe raggiungere quel livello di riflessione che ci permetta di capire fino a dove possiamo spingerci nel confrontarci con qualcosa che non ci appartiene. E, purtroppo, molte volte questo non è semplice da comprendere. Anche per il fatto che spesso gli influencer spingono il loro gesto al limite per ricavare il massimo guadagno dal loro sforzo. Il loro è un lavoro, il nostro un passatempo.
PS: Zhanna Samsonova era una donna trentanovenne. Praticava il crudismo, e da tempo vagava per il mondo, soprattutto Asia, nutrendosi solamente di frutti e vegetali del luogo. Faceva lunghi periodi di digiuno, anche dall'acqua e queste sue diete erano seguite da milioni di persone sui suoi social. Si è spenta nei giorni scorsi perché il suo corpo non reggeva più il peso della vita. Stessa tragica fine è toccata pochi giorni prima a Remi Lucidi, anche lui influencer da milioni di like. Trentenne esperto funambolo che amava arrampicarsi su per i grattacieli di mezzo mondo per poi scattarsi selfies mozzafiato. È deceduto schiantandosi al suolo ad Hong Kong durante una sua esibizione, l'ultima.
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