di @MarcoBazz92
Mi sto accorgendo che in uno stato di normalità psico-fisico tendo a sopportare sempre meno i rumori e, di conseguenza, le persone ( nessuno può negare che noi esseri umani siamo i più grandi produttori di rumore, di chiasso). Sopporto sempre meno la folla, il vociare delle persone mi innervosisce. Preferisco starmene da solo, isolarmi dalla gente. Per non parlare della televisione, si può dire che la sto praticamente eliminando dalla mia vita, non ci trovo più nulla di interessante, forse non c’è ne ho mai trovato, i talk show sembrano una gara a chi grida di più, non si riesce a capire nulla in quanto gli invitati si parlano uno sopra l’altro. Solamente sentire l’apparechi televisivo gracchiare nella stanza accanto mi toglie la concentrazione se sto leggendo o scrivendo, preferisco ascoltare musica, mi rilassa e mi aiuta a liberare la mente.
Sembra strano che un ragazzo trentenne cerchi di isolarsi invece di creare nuovi contatti, cercare nuove conoscenze, ma è così. Cerco il silenzio e dove ci sono persone il silenzio non c’è.
C’è solo un fattore che agisce da inibitore di questa repulsione verso le persone e il rumore ed è l’alcool. Attenzione, non sto confessando il mio alcolismo, riesco a vivere anche senza bere sostanze alcoliche, e non sto nemmeno dicendo che si deve trangugiare whisky per superare paura o difficoltà, però l’effetto inibitore, stordente a volte, prodotto dall’alcol riesce ad eliminare, anzi direi addormentare temporaneamente, la repulsione verso la gente. Bevendo qualche birra riesco a stare tra la gente festante ed urlante, sopporto il continuo parlare e sparlare che mi contorna, facendomi mancare l’aria, quando sono tra la folla. In un certo senso si può dire che l’alcol crei una bolla, una campana, che mi isola dal mondo restando in mezzo al mondo.
Qualcuno potrebbe preoccuparsi per questa situazione, pensare che ci sia bisogno di qualche visita specialistica. Io no. La mia unica preoccupazione è quella di non rimanere senza birra.
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