di @MarcoBazz92
L’andamento dell’economia italiana è tra i migliori d’Europa, l’export va a meraviglia, la disoccupazione sta diminuendo, ma…
“La strategia è piuttosto chiara: dietro la possibile stretta sui tempi di erogazione del primo assegno a chi intende anticipare l'uscita dal lavoro avendone i requisiti, non c'è intento punitivo, bensì una necessità non più rinviabile per evitare il fallimento del sistema previdenziale.”
Ed ancora: “Se è vero che l'effetto concreto dell'allungamento della finestra di erogazione è la menomazione di un diritto sacrosanto, non è però questo lo scopo primo del governo; lo scopo primo è rendere costose, e quindi scoraggiare, le uscite anticipate che sottrarrebbero contributi al sistema pensionistico.”
Così iniziava l’editoriale di Osvaldo De Paolini del 28 agosto in prima pagina su il Giornale.
Personalmente, leggendo questo pezzo, non mi vien da essere per nulla ottimista. Non ho alcuna competenza in questioni economiche, ma leggere che chi ha i requisiti per ricevere la pensione dovrà posticiparne la richiesta o potrà andare in pensione rimanendo mesi senza riceverla, mi fa pensare che la situazione non sia poi così rosea come c’è la dipingono. In pratica dicono a persone che hanno maturato quasi 42 anni di lavoro che devono continuare ancora a lavorare perché non ci sono soldi. Qualcosa non va.
Non ci sono soldi. Inutile farci il giro intorno. In Italia stiamo rischiando di non riuscire più a pagare la pensione a persone che si sono letteralmente spaccate la schiena per una vita e la cosa sembra per nulla allarmare la politica. Non abbiamo soldi per le pensioni, continuate a lavorare. Quando creperete sul posto di lavoro ci sarà una persona in meno a cui dover pagare la pensione.
Si fa a gara per affibbiare le colpe che hanno portato a questa situazione, che sicuramente non sono né di una singola persona ne di un singolo governo, ma di un sistema che si è fatto “ingolosire” vedendo situazioni più rosee di quello che erano.
Personalmente non ho la benchè minima idea di come poter risolvere la situazione, ma mi limito a constatare che attualmente è abbastanza grave.
PS: spero solamente che chi è agli sgoccioli della propria carriera lavorativa abbia avuto l’intuizione di farsi una bella pensione complementare.
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