di @MarcoBazz92
Chi segue telegiornali e legge quotidiani avrà notato che, quando vengono affrontati casi di omicidi, spesse volte vengono tirati in ballo gli psichiatri per verificare se il presunto colpevole sia in grado “di intendere e di volere”. Senza soffermarmi su un caso specifico, io sono dell’idea che la maggior parte delle persone che commettono un omicidio sappiano quello che fanno.
Chi riesce a pensare, organizzare fin nei minimi dettagli ed infine eseguire un omicidio sa perfettamente quello che fa. Chi prepara tutta l’attrezzatura per rapire, immobilizzare e poi uccidere una persona, chi con estrema lucidità riesce a togliere la vita e poi seppellire neonati, chi con calma indifferenza riesce ad avvelenare, giorno dopo giorno, la compagna con in grembo il figlio; ecco tutte queste persone intendono perfettamente quello che fanno e vogliono che venga fatto.
Vanno abbandonati? Assolutamente no. Vanno aiutati, vanno messi difronte all’immenso male compiuto per fare in modo che capiscano le logiche conseguenze a cui vanno incontro. Va spiegato loro l’immane atto di egoismo che si sono permessi di fare togliendo la vita ad un essere umano. Vanno puniti, non azzerati.
Non sono questi i veri pazzi.
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