AMORE-AMARE?
- Marco Bazzoli
- 3 giu
- Tempo di lettura: 2 min

di @MarcoBazz92
Si spera venga capito che provare a riflettere su di un fatto di cronaca, nello specifico l’omicidio di Martina Carbonaro, non significa schierarsi dalla parte dell’assassino o provare a sminuire l’orrendo crimine da lui compiuto. Detto ciò vorrei allargare un pochino lo sguardo attorno a questa vicenda.
Quando un uomo uccide la sua compagna si legge e si sente dire che “l’amore non uccide” , ma ci sarebbe più che altro da capire se questo amore ci sia stato realmente o se si sia trattato solamente di attrazione fisica tra due persone (e non c’è da scandalizzarsi per questo). Questo non vuol dire giustificare l’atto di uccidere la propria compagna, vuol dire provare a capire se entrambe le parti in causa siano al corrente del significato della parola “Amore” e di tutte le implicazioni che si porta dietro.
Leggendo ed ascoltando le cronache dell’efferato omicidio avvenuto ad Afragola, sembra che pochi abbiano notato una cosa, la relazione tra questi due ragazzi è iniziato quando Martina aveva 12 anni e Alessio 17; un ragazzino lui, una bambina lei. Due giovanissime vite ancora indecise su cosa fare del loro futuro, ma che da due anni avevano una relazione, si amavano. Nessuno sembra riflettere su questo. Nessuno sembra soffermarsi a ragionare un attimo sul fatto che questi due ragazzi stavano vivendo una situazione che nemmeno gli adulti a volte riescono a gestire.
Martina cosa vedeva in Alessio? L’amore della sua vita? Colui che l’avrebbe protetta per sempre? O era l’infatuazione “verso il ragazzo più grande”? La dimostrazione al mondo che lei era cresciuta? Ed Alessio cosa vedeva in Martina? La donna con cui creare una famiglia? La mamma dei suoi figli? O il giocattolo del momento? Il trofeo da mostrare alla sua compagnia? Tutte domande a cui nessuno potrà mai dare risposta, ma che ora pesano come macigni su due famiglie.
Mi sento, personalmente, di fissare due punti riguardo ad Alessio: il primo è che lui, avendo qualche anno in più di Martina, avrebbe potuto riflettere meglio su questa relazione, se fosse il caso di iniziarla o se invece, mostrando un minimo di maturità, non sarebbe stato meglio parlare con Martina cercando di farle capire che la giovane età non avrebbe sicuramente aiutato; il secondo punto riguarda l’ immaturità di questo ragazzo, l’incapacità di gestire i sentimenti, le emozioni, fino ad arrivare al punto di togliere la vita ad un’altra persona e rovinarla a due famiglie.
Questo non vuol dire sicuramente amare.
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